M.O.G. MODELLO ORGANIZZATIVO DI GESTIONE E CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA
(SAFEGUARDING)
La Società Sportiva Dilettantistica arteinmovimento S.R.L., di seguito DanzaSi, in linea con le nuove direttive a tutela degli associati e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione, ha redatto il presente documento come previsto dal comma 2 dell’articolo 16 del d.lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021 e utilizzando le linee guida pubblicate dalla AICS, ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI al quale DanzaSi è affiliata.
PREMESSA
Il diritto principale dei Tesserati è quello di essere trattati con rispetto e dignità, e di essere protetti da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e qualsiasi altra forma di discriminazione prevista dal D.lgs. n. 198/2006, indipendentemente dall'origine etnica, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione economica, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva. La priorità assoluta è il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei Tesserati, che prevale anche sui risultati sportivi.
Questo documento intende dare attuazione ai principi sopra citati per garantire effettivamente le esigenze di tutela stabilite.
ART. 1 – OBIETTIVI
1.1 Il presente documento stabilisce e regola gli strumenti per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per motivi di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale, nonché per le ragioni di cui al D.lgs. n. 198/2006 commessi a danno dei Tesserati, specialmente se minori, all’interno della “
Società Sportiva Dilettantistica arteinmovimento S.R.L.” di seguito denominata “
DanzaSi”.
1.2. Le norme e le previsioni contenute nel presente regolamento sono allineate con le Linee Guida adottate da AICS attualmente in vigore e rappresentano l’insieme delle regole di condotta che tutti i membri di DanzaSi devono seguire per:
a. promuovere il diritto di tutti i Tesserati ad essere protetti da qualsiasi forma di abuso, violenza o discriminazione;
b. favorire un ambiente inclusivo che garantisca la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i Tesserati, in particolare dei minori, assicurando uguaglianza ed equità, e valorizzando la diversità;
c. rendere consapevoli i Tesserati dei propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità;
d. identificare e attuare misure, procedure e politiche di salvaguardia adeguate, anche conformemente alle raccomandazioni del Safeguarding Officer istituito dalla AICS, per ridurre i rischi di comportamenti lesivi dei diritti, specialmente nei confronti dei Tesserati minori;
e. gestire in maniera tempestiva, efficace e riservata le segnalazioni di abuso, violenza e discriminazione, proteggendo i segnalanti;
f. informare i Tesserati, anche minori, sulle misure e procedure di prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e, in particolare, sulle procedure per la segnalazione degli stessi;
g. incoraggiare la partecipazione dei membri DanzaSi alle iniziative organizzate da AICS nell’ambito delle politiche di salvaguardia;
h. garantire la partecipazione attiva di tutti coloro che sono coinvolti in qualsiasi funzione o titolo nell’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di salvaguardia di DanzaSi.
ART. 2 – AMBITO DI APPLICAZIONE
I soggetti tenuti al rispetto del presente documento sono:
a) tutti i tesserati DanzaSi;
b) tutti coloro che hanno rapporti di lavoro o volontariato con DanzaSi;
c) tutti coloro che, a qualsiasi titolo, intrattengono rapporti con DanzaSi.
ART. 3 – REGOLE DI CONDOTTA
È compito di DanzaSi organizzarsi in modo da realizzare gli obiettivi indicati nell'art. 1, adeguando i propri comportamenti alle seguenti regole di condotta:
3.1 DanzaSi garantisce un ambiente basato su principi di uguaglianza e di rispetto della libertà, dignità e inviolabilità della persona con classi organizzate senza distinzione di sesso, etnia, appartenenza culturale, ecc. suddivise per età ed esperienza degli allievi
3.2 DanzaSi riserva a ogni Tesserato attenzione, impegno e rispetto, senza distinzione di età, etnia, condizione sociale, opinione politica, convinzione religiosa, genere, orientamento sessuale, disabilità e altro. Le classi hanno un numero massimo di allievi
per assicurare che ogni tesserato sia adeguatamente seguito durante l’attività sportiva; è previsto un numero sufficiente di insegnanti in relazione alla composizione dei gruppi di allievi; insegnanti, tecnici, dirigenti e allievi sono tenuti ad utilizzare un linguaggio non discriminatorio.
3.3 DanzaSi si impegna a condurre l’attività sportiva rispettando lo sviluppo fisico, sportivo ed emotivo dell’allievo, considerando anche i suoi interessi e bisogni. DanzaSi si assicura che ogni lezione sia attentamente calibrata per supportare un progresso armonioso, rispettando i tempi e le necessità di ciascun allievo. Vengono considerati con attenzione i loro interessi, passioni e bisogni individuali, cercando di creare un percorso formativo che non solo li sfidi, ma che li motivi e li faccia sentire compresi e supportati. In questo modo, ogni studente può sviluppare le proprie competenze senza mai compromettere il proprio equilibrio fisico ed emotivo, sentendosi sempre valorizzato e incoraggiato a esprimere il proprio potenziale unico.
3.4 DanzaSi presta attenzione a eventuali situazioni di disagio, anche legate a disturbi alimentari, percepite o conosciute indirettamente, con particolare attenzione ai minori. La filosofia di DanzaSi è chiara: ogni corpo è adatto alla danza e crediamo che la danza debba essere un'esperienza positiva e inclusiva per tutti, senza pregiudizi legati all'aspetto fisico. Se DanzaSi ritiene necessario coinvolgere un professionista della nutrizione, lo fa esclusivamente per garantire il benessere e la salute del minore, senza mai mettere in discussione il suo valore o potenziale come ballerino. In questo contesto, qualsiasi forma di bullismo è assolutamente inaccettabile e non tollerata. DanzaSi si impegna a creare un ambiente sicuro e supportivo, dove ogni allievo possa crescere in armonia, sentendosi rispettato e valorizzato per ciò che è.
3.5 DanzaSi segnalerà immediatamente ogni circostanza rilevante ai responsabili genitoriali o tutori, o ai soggetti preposti alla vigilanza che si tratti di una situazione relativa all’attività sportiva o extra-sportiva. Nel caso di minori, il responsabile Safeguarding ha il dovere di confrontarsi con i genitori nel caso di situazioni rilevanti o di assenze ingiustificate
3.6 DanzaSi invita a contattare il Responsabile delle Politiche di Safeguarding in caso di sospetti di condotte rilevanti ai sensi del presente documento.
3.7 DanzaSi mette in atto iniziative adeguate per contrastare fenomeni di abuso, violenza e discriminazione adottando i seguenti comportamenti:
- evitare contatti fisici tra allievi, insegnanti o dirigenti ove non necessario;
- incoraggiare allievi, insegnanti e dirigenti a usare un linguaggio appropriato ed evitare espressioni discriminatorie, sessiste o razziste;
- evitare di rimanere soli con singoli allievi in spazi sportivi poco frequentati, assicurando che vi sia sempre la presenza di un dirigente oltre all'insegnante;
- prevedere durante sedute mediche di un minore la presenza di un genitore;
- mantenere tra insegnanti, dirigenti e allievi rapporti professionali evitando situazioni di imbarazzo.
- gli spogliatoi sono divisi (maschili e femminili) in modo da evitare situazioni di promiscuità
3.8 DanzaSi previene, durante tutto l’anno accademico, i comportamenti sopra descritti tramite azioni di sensibilizzazione e controllo con incontri formativi con il proprio staff (insegnanti, segreteria). Oltre ad una formazione annuale DanzaSi manterrà un controllo quotidiano attraverso il responsabile Safeguarding, il personale di segreteria e tutto lo staff insegnanti.
3.9 DanzaSi spiega chiaramente a coloro che assistono a lezioni, gare o eventi sportivi di astenersi da commenti che non riguardino la prestazione sportiva per evitare lesioni alla dignità e sensibilità delle persone.
3.10 DanzaSi promuove la rappresentanza paritaria di genere, rispettando la normativa applicabile.
3.11 DanzaSi rende consapevoli i tesserati dei propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità adottando le seguenti misure:
- affissione presso la sede DanzaSi del modello organizzativo e del codice etico adottato e degli eventuali aggiornamenti, integrazioni o modifiche e pubblicazione dello stesso nel proprio sito internet;
- creazione di una pagina dedicata al “Safeguarding” all’interno del sito internet www.danzasi.com
- affissione presso la sede DanzaSi e pubblicazione sul proprio sito internet del nominativo del Safeguarding nominato dal sodalizio con indicazione dell’indirizzo e-mail per poterlo contattare;
- comunicazione, al momento del tesseramento, ai tesserati o ai loro genitori, se minorenni, del modello organizzativo e codice etico adottato da DanzaSi, nonché comunicazione del nominativo del Safeguarding nominato da DanzaSi;
- comunicazione ai tesserati e ai loro genitori, se minorenni, circa le procedure da seguire per la segnalazione di comportamenti lesivi al Safeguarding Officer nominato da DanzaSi;
- informazione ai tesserati e ai loro genitori, se minorenni, circa le misure adottate da DanzaSi per la prevenzione e il contrasto a comportamenti lesivi.
ART. 4 – TUTELA DEI MINORI - OBBLIGHI
4.1 Tutti coloro che, indipendentemente dalla forma del rapporto instaurato, svolgono funzioni che comportano contatti diretti e regolari con minori devono fornire copia del certificato del casellario giudiziale ai sensi della normativa vigente.
ART. 5 – RESPONSABILE DELLE POLITICHE DI SALVAGUARDIA NOMINATO DA DanzaSi
5.1 Per prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui Tesserati e garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, DanzaSi nomina un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e lo comunica alla AICS al momento dell’affiliazione.
5.2 Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni deve essere scelto per la sua moralità e competenza, in possesso dei seguenti requisiti:
a. non aver riportato condanne penali, anche non definitive, per i seguenti reati:
art.600-bis (prostituzione minorile)
art.600-ter (pornografia minorile)
art.600-quater (detenzione o accesso a materiale pornografico)
art.600-quater.1 (Pornografia virtuale)
art.600-quinquies (iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile)
art.604-bis (propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione etnica e religiosa)
art.604-ter (circostanze aggravanti)
art.609-bis (violenza sessuale)
art.609-ter (circostanze aggravanti)
art.609-quater (atti sessuali con minorenne)
art.609-quinquies (corruzione di minorenne)
art.609-octies (violenza sessuale di gruppo)
art.609-undecies (adescamento di minorenni)
b. non aver riportato nell’ultimo decennio, salvo riabilitazione, squalifiche o inibizioni sportive definitive complessivamente superiori a un anno, da parte delle FSN, delle DSA, degli EPS e del CONI o di organismi sportivi internazionali riconosciuti;
c. aver seguito eventuali corsi di aggiornamento previsti dalla AICS e/o essere in possesso dei titoli abilitativi eventualmente previsti dai regolamenti degli organismi sportivi affilianti.
5.3 La nomina del Responsabile è adeguatamente resa pubblica mediante immediata affissione presso la sede e pubblicazione nella pagina “safeguarding” all’interno del sito internet www.danzasi.com, e inserita nel sistema gestionale degli organismi sportivi affilianti, secondo le procedure previste dalla regolamentazione degli organismi sportivi affilianti.
5.4 Il Responsabile resta in carica un anno e può essere riconfermato.
5.5 In caso di cessazione del ruolo di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, per dimissioni o altro motivo, il sodalizio provvede entro 30 giorni alla nomina di un nuovo Responsabile, inserendola nel sistema gestionale degli organismi sportivi affilianti, secondo le procedure previste dalla regolamentazione degli organismi sportivi affilianti.
5.6 La nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni può essere revocata prima della scadenza per gravi irregolarità di gestione o di funzionamento, o per la perdita dei requisiti necessari alla sua nomina, con provvedimento motivato dell’organo preposto del sodalizio. La revoca e le motivazioni sono comunicate tempestivamente al Safeguarding Officer della AICS. Il sodalizio provvede alla sostituzione seguendo le modalità del comma precedente.
5.7 Il Responsabile è tenuto a:
a) promuovere la corretta applicazione del Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati AICS nell’ambito DanzaSi, nonché l’osservanza e l’aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta adottati dagli stessi;
b) adottare le opportune iniziative, anche con carattere d’urgenza, per prevenire e contrastare nell’ambito del proprio sodalizio ogni forma di abuso, violenza e discriminazione, nonché qualsiasi iniziativa di sensibilizzazione che ritenga utile e opportuna;
c) segnalare al Safeguarding Officer della AICS eventuali condotte rilevanti e fornire allo stesso ogni informazione o documentazione richiesta;
d) rispettare gli obblighi di riservatezza imposti dai Regolamenti AICS;
e) formulare proposte di aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta, tenendo conto delle caratteristiche del sodalizio;
f) valutare annualmente l’adeguatezza dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta nell’ambito del proprio sodalizio, sviluppando e attuando un piano d’azione basato su tale valutazione per risolvere le criticità riscontrate;
g) partecipare all’attività formativa organizzata dalla AICS.
ART. 6 – DOVERE DI SEGNALAZIONE
6.1 Chiunque venga a conoscenza di comportamenti rilevanti come indicati dal Regolamento e dalle linee guida della AICS, riportate integralmente nel presente documento, è tenuto a darne immediata comunicazione al Safeguarding Officer della AICS, tramite il Responsabile Safeguarding nominato da DanzaSi scrivendo alla mail
safeguarding@danzasi.com aperta appositamente allo scopo; l’accesso alla mail
safeguarding@danzasi.com è riservato solo al Responsabile Saveguardian.
6.2 Chiunque sospetti comportamenti rilevanti ai sensi del presente Regolamento può consultare il Responsabile delle politiche di salvaguardia di DanzaSi o direttamente il Safeguarding Officer della AICS.
ART. 7 – DIFFUSIONE E ATTUAZIONE
7.1 DanzaSi, con il supporto del Responsabile delle politiche di Safeguarding, si impegna a pubblicare e diffondere il presente documento e il Codice di condotta a tutela dei minori per prevenire molestie, violenza di genere e ogni altra forma di discriminazione tra i Tesserati e i volontari coinvolti nell’attività sportiva. DanzaSi fornisce ogni strumento utile per garantirne la piena applicazione, verifica ogni segnalazione di violazione delle norme e condivide materiale informativo per sensibilizzare e prevenire disturbi alimentari negli sportivi.
7.2 Il presente documento è pubblicato sul sito internet del sodalizio, se disponibile, e/o affisso presso la sede dello stesso, e viene comunicato a tutti i collaboratori al momento dell’instaurazione del rapporto con DanzaSi.
ART. 8 – SANZIONI
Pur mantenendo l’applicazione delle sanzioni previste dai Regolamenti AICS, DanzaSi prevede sanzioni proporzionate alla gravità del comportamento, come richiamo, multa, squalifica temporanea dallo svolgimento dell’attività sportiva, se previsto dal rapporto contrattuale o dalle norme regolamentari di DanzaSi.
8.1 Sistema disciplinare e meccanismi sanzionatori.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, i comportamenti sanzionabili possono essere ricondotti a:
- mancata attuazione colposa delle misure indicate nel Modello e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione);
- violazione dolosa delle misure indicate nel presente modello e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione), tale da compromettere il rapporto di fiducia tra l’autore e la Società in quanto preordinata in modo univoco a commettere un reato;
- violazione delle misure poste a tutela del segnalante;
- effettuazione con dolo o colpa grave di segnalazioni che si rivelano infondate;
- violazione degli obblighi di informazione nei confronti di DanzaSi;
- atti di ritorsione o discriminatori, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante per motivi collegati, direttamente o indirettamente, alla segnalazione;
Le sanzioni comminabili sono diversificate in ragione della natura del rapporto giuridico intercorrente tra l’autore della violazione e DanzaSi, nonché del rilievo e gravità della violazione commessa e del ruolo e responsabilità dell’autore. Le sanzioni comminabili sono diversificate tenuto conto del grado di imprudenza, imperizia, negligenza, colpa o dell’intenzionalità del comportamento relativo all’azione/omissione, tenuto altresì conto dell’eventuale recidiva, nonché dell’attività lavorativa svolta dall’interessato e della relativa posizione funzionale, gravità del pericolo creato, entità del danno eventualmente creato, presenza di circostanze aggravanti o attenuanti, eventuale condivisione di responsabilità con altri soggetti che abbiano concorso nel determinare l’infrazione, unitamente a tutte le altre particolari circostanze che possono aver caratterizzato il fatto.
8.2 Sanzioni nei confronti dei collaboratori retribuiti
I comportamenti tenuti dai collaboratori retribuiti in violazione delle disposizioni del presente modello, inclusa la violazione degli obblighi di informazione nei confronti di DanzaSi, e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione) sono definiti illeciti disciplinari.
Nei confronti dei collaboratori retribuiti, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:
- richiamo verbale per mancanze lievi;
- ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;
- risoluzione del contratto e, in caso di collaboratore socio di DanzaSi, radiazione dello stesso;
- sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un periodo proporzionato alla gravità della violazione commessa.
8.3 Sanzioni nei confronti dei volontari
Nei confronti dei volontari di DanzaSi, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:
- richiamo verbale per mancanze lievi;
- ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;
- rescissione del rapporto di volontariato e, in caso di volontario socio della Società Sportiva, radiazione dello stesso;
- sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un periodo proporzionato alla gravità della violazione commessa.
ART. 9 – DISPOSIZIONI FINALI
Questo documento viene aggiornato dai Dirigenti DanzaSi con cadenza almeno quadriennale o ogni volta che sia necessario per recepire le nuove disposizioni della Giunta Nazionale del CONI, le eventuali modifiche e integrazioni ai principi fondamentali approvati dall’Osservatorio Permanente del CONI per le politiche di Safeguarding, le sue raccomandazioni, nonché le modifiche e integrazioni delle disposizioni della AICS.
9.1 Eventuali proposte di modifica al presente documento devono essere sottoposte e approvate dall’organo preposto di DanzaSi.
9.2 Per quanto non espressamente previsto, si fa riferimento al Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati e al Codice Etico.
9.3 Il presente Regolamento, approvato dall’organo direttivo, entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione.
CODICI DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE (SAFEGUARDING)
I destinatari del presente Codice di condotta sono gli istruttori, i tecnici, i dirigenti, i collaboratori a qualsiasi titolo, livello e qualifica. I soggetti sopra indicati sono responsabili della crescita dei giovani allievi e tesserati nonché della creazione di un ambiente positivo, sicuro e stimolante per la pratica sportiva. A tal fine, sono chiamati a dare il buon esempio e ad essere un modello per gli allievi tesserati alla Società Sportiva Dilettantistica arteinmovimento S.R.L, di seguito “DanzaSi”. Tutti i soggetti sopra indicati, che hanno un contatto diretto con allievi e tesserati minorenni, sono obbligati a rispettare il Codice di condotta, che accettano integralmente dopo averne preso visione. Ogni presunta violazione del Codice di condotta deve essere segnalata al Responsabile Safeguarding nominato da DanzaSi e verificata secondo quanto stabilito dal Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva. Le misure e le sanzioni attuate potranno andare dall’ammonimento verbale, alla sospensione, fino alla cessazione della collaborazione.
ART. 1 I CODICI DI CONDOTTA STABILISCONO OBBLIGHI, DIVIETI, STANDARD DI CONDOTTA E BUONE PRATICHE FINALIZZATE A:
1.1 al rispetto dei principi di lealtà, probità e correttezza;
1.2 all’educazione, alla formazione e allo svolgimento di una pratica sportiva sana;
1.3 alla piena consapevolezza di tutti i tesserati in ordine a propri diritti, doveri, obblighi, responsabilità e
tutele;
1.4 alla creazione di un ambiente sano, sicuro e inclusivo che garantisca la dignità, l’uguaglianza, l’equità e il rispetto dei diritti dei tesserati, in particolare se minori;
1.5 alla valorizzazione delle diversità;
1.6 alla promozione del pieno sviluppo degli allievi, in particolare se minori;
1.7 alla promozione da parte di dirigenti e tecnici al benessere del tesserato;
1.8 alla effettiva partecipazione di tutti i tesserati all’attività sportiva secondo le rispettive aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;
1.9 alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di abuso, violenza e discriminazione.
ART. 2 I CODICI PREVEDONO INOLTRE LE SEGUENTI DISPOSIZIONI:
2.1 per la rimozione degli ostacoli che impediscano la promozione del benessere dell’allievo, in particolare se minore, e dello sviluppo psico-fisico dello stesso secondo le relative aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;
2.2 per la rimozione degli ostacoli che impediscano la partecipazione dell’allievo alle attività, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
ART. 3 NELLA REALIZZAZIONE DELLE FINALITA’ DI CUI SOPRA E IN PARTICOLARE DELLA PREVENZIONE E CONTRASTO DI OGNI FORMA DI ABUSO, VIOLENZA E DISCRIMINAZIONE, I CODICI DI CUI ALL’ART.PRECEDENTE STABILISCONO ALTRESI’:
3.1 le fattispecie, le tutele e le sanzioni disciplinari endoassociative applicabili in caso di violazione, ivi compresa la sospensione cautelare dalle attività sportive, fermi i provvedimenti degli Organi di giustizia;
3.2 apposite procedure di selezione degli operatori sportivi, anche al fine di garantire che i candidati siano idonei ad operare nell’ambito delle attività giovanili e in diretto contatto con i tesserati minori, se del caso;
3.3 le verifiche minime, precedenti all’impiego nonché periodiche, a carico delle Affiliate nelle procedure di cui alla lettera precedente e la conservazione della relativa documentazione, nel rispetto della normativa vigente;
3.4 adeguati obblighi informativi per la diffusione delle disposizioni e dei protocolli relativi alla protezione dei minori, anche mediante corsi di formazione e corsi di aggiornamento annuali dedicati a tutti i soggetti coinvolti nelle attività sportive e relative ai tesserati minori;
3.5 disposizioni che disciplinino le incompatibilità e che siano finalizzate a evitare il cumulo delle funzioni in capo a un unico soggetto nonché, più in generale, a gestire eventuali conflitti di interesse;
3.6 disposizioni che assicurino la riservatezza della documentazione o delle informazioni comunque ricevute o reperite relative a eventuali segnalazioni o denunce di violazione del Codice.
ART. 4 DOVERI E OBBLIGHI DEI TESSERATI
4.1 comportarsi secondo lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di ogni attività connessa o collegata all’ambito sportivo e tenere una condotta improntate al rispetto nei confronti degli altri tesserati;
4.2 astenersi dall’utilizzo di un linguaggio, anche corporeo, inappropriato o allusivo, anche in situazioni ludiche, per gioco o per scherzo;
4.3 garantire la sicurezza e la salute degli altri tesserati, impegnandosi a creare e a mantenere un ambiente sano, sicuro e inclusivo;
4.4 impegnarsi nell’educazione e nella formazione della pratica sportiva sana, supportando gli altri tesserati nei percorsi educativi e formativi;
4.5 impegnarsi a creare, mantenere e promuovere un equilibrio sano tra ambito personale e sportivo, valorizzando anche i profili ludici, relazionali e sociali dell’attività sportiva;
4.6 instaurare un rapporto equilibrato con coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli allievi ovvero loro delegati;
4.7 prevenire e disincentivare dispute, contrasti e dissidi anche mediante l’utilizzo di una comunicazione sana, efficace e costruttiva;
4.8 affrontare in modo proattivo comportamenti offensivi, manipolativi, minacciosi o aggressivi;
4.9 collaborare con gli altri tesserati nella prevenzione, nel contrasto e nella repressione di abusi, violenze e discriminazioni individuali o collettivi;
4.10 segnalare senza indugio al Responsabile safeguarding situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
ART. 5 DOVERI E OBBLIGHI DEI DIRIGENTI SPORTIVI E INSEGNANTI
5.1 agire per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;
5.2 astenersi da qualsiasi abuso o uso improprio della propria posizione di fiducia, potere o influenza nei confronti dei tesserati, specie se minori;
5.3 contribuire alla formazione e alla crescita armonica dei tesserati, in particolare se minori;
5.4 evitare ogni contatto fisico non necessario con i tesserati, in particolare se minori;
5.5 promuovere un rapporto tra tesserati improntato al rispetto e alla collaborazione, prevenendo situazioni disfunzionali, che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore;
5.6 astenersi dal creare situazioni di intimità con il tesserato minore;
5.7 porre in essere, in occasione delle trasferte, soluzioni logistiche atte a prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati, coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
5.8 comunicare e condividere con il tesserato minore gli obiettivi educativi e formativi, illustrando le modalità con cui si intendono perseguire tali obiettivi e coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
5.9 astenersi da comunicazioni e contatti di natura intima con il tesserato minore, anche mediante
social network;
5.10 interrompere senza indugio ogni contatto con il tesserato minore qualora si riscontrino situazioni di ansia, timore o disagio derivanti dalla propria condotta, attivando il Responsabile safeguarding;
5.11 impiegare le necessarie competenze professionali nell’eventuale programmazione e/o gestione di regimi alimentari in ambito sportivo;
5.12 segnalare tempestivamente eventuali indicatori di disturbi alimentari degli allievi loro affidati;
5.13 dichiarare cause di incompatibilità e conflitti di interesse;
5.14 sostenere i valori dello sport, altresì educando al ripudio di sostanze o metodi vietati per alterare le prestazioni sportive dei tesserati;
5.15 conoscere, informarsi e aggiornarsi con continuità sulle politiche di
safeguarding, sulle misure di prevenzione e contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni, nonché sulle più moderne metodologie di formazione e comunicazione in ambito sportivo;
5.16 astenersi dall’utilizzo, dalla riproduzione e dalla diffusione di immagini o video dei tesserati minori, se non per finalità educative e formative, acquisendo le necessarie autorizzazioni da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero da loro delegati;
5.17 segnalare senza indugio al Responsabile safeguarding situazioni, anche potenziali, che espongano i tesserati a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
ART 6 DIRITTI, DOVERI, E OBBLIGHI DEGLI ALLIEVI
6.1 rispettare il principio di solidarietà tra allievi, favorendo assistenza e sostegno reciproco;
6.2 comunicare le proprie aspirazioni ai dirigenti sportivi e agli insegnanti e valutare in spirito di collaborazione le proposte circa gli obiettivi educativi e formativi e le modalità di raggiungimento di tali obiettivi, anche con il supporto di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dei soggetti cui è affidata la loro cura, eventualmente confrontandosi con gli altri allievi;
6.3 comunicare a dirigenti sportivi e insegnanti situazioni di ansia, timore o disagio che riguardino sé o altri;
6.4 prevenire, evitare e segnalare situazioni disfunzionali che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore negli altri allievi;
6.5 rispettare e tutelare la dignità, la salute e il benessere degli altri allievi e, più in generale, di tutti i soggetti coinvolti nelle attività sportive;
6.6 rispettare la funzione educativa e formativa dei dirigenti sportivi e degli insegnanti;
6.7 mantenere rapporti improntati al rispetto con gli altri allievi e con ogni soggetto comunque coinvolto nelle attività sportive;
6.8 riferire qualsiasi infortunio o incidente agli esercenti la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli allievi ovvero ai loro delegati;
6.9 evitare contatti e situazioni di intimità con dirigenti sportivi e insegnanti, anche in occasione di trasferte, segnalando eventuali comportamenti inopportuni;
6.10 astenersi dal diffondere materiale fotografico e video di natura privata o intima ricevuto, segnalando comportamenti difformi a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero ai loro delegati, nonché al Responsabile safeguarding;
6.11 segnalare senza indugio al Responsabile safeguarding situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pericolo o pregiudizio.
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